Misericordia e Fondazione Isola d’Elba insieme per il colle di S.Lucia
La commissione cultura della Fondazione, in collaborazione con l’Arciconfraternita di Misericordia, ha avviato un progetto di manutenzione e valorizzazione del Colle di Santa Lucia nel comune di Portoferraio.
Il progetto, che ha il benestare della soprintendenza delle Belle Arti di Pisa, ha come obbiettivi la pulitura e messa in sicurezza del luogo, la creazione di una cartellonistica storico-didattica e l’attivazione di canali di comunicazione e marketing culturale e turistico.
La Fondazione e la Misericordia invitano tutta la cittadinanza a contribuire al progetto, partecipando alla ripulitura sabato 16 Maggio e alla festa dell’Ascensione domenica 17 Maggio.
Per chi volesse il ritrovo è alle 9 di mattina di sabato e domenica nel piazzale sotto il colle, oppure direttamente al romitorio . La passeggiata, che coincide con il percorso n. 66 del Parco Nazionale dell’arcipelago Toscano è di difficoltà media e ha una durata di circa quindici minuti a piedi.
Ricordiamo che la processione al colle di S.Lucia è una delle tradizioni più antiche del territorio elbano, un pellegrinaggio che purtroppo oggi ha perso parte della sua popolarità e che con questo progetto si vorrebbe rivitalizzare.
L’ascesa al colle, oltre alla sua valenza religiosa, è sempre stata considerata un’occasione di festa che durava l’intera giornata con giochi, canti, balli e merende, complice anche un panorama primaverile mozzafiato. Alla sommità del Colle vi sono una chiesa e un eremo, quest’ultimo frequentato da alcuni eremiti fino al 1776, quando un decreto del Granduca di Toscana Leopoldo I impose la soppressione dei romitori. Il luogo, di proprietà della Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Portoferraio, veniva così descritto dal Lambardi nel 1791: “Fu fabbricata una Chiesa detta Santa Lucia da alcuni benefattori, in mezzo all’antico castello; attorno è un orticello…ha una bella loggia coperta e verso tramontana quattro stanzette terrene per uso e alloggio di eremiti; ma da qualche tempo fino al presente anno 1791 non ve n’è stato più nessuno.”
Tocca ora a noi, elbani e amanti dell’Elba, far rivivere con cura e rispetto questo luogo, denso di storia e culto.