Comunicato Stampa del 7 Novembre 2017
Acqua: l’oro blu dell’Elba.
La Fondazione Isola d’ Elba intende esprimere la propria posizione su un argomento vitale che va affrontato con la chiarezza dovuta.
Dalla Regione ci sembra che arrivi un messaggio inequivocabile : le risorse idriche sono scarse anche per la costa toscana e in futuro non sarà facile fornire acqua all’Elba , neanche agli elevati prezzi a cui la stiamo pagando. Dunque il rifacimento della tubazione dalla Val di Cornia ormai vecchia e usurata molto probabilmente non si farà .
E’ il solito problema, la Toscana rappresenta 4 milioni di persone, perciò un isoletta di sole 30.000 anime non può essere una priorità assoluta. Questo è normale, e obbiettivamente anche giusto. Spesso però all’Elba non riusciamo neppure ad ottenere quel minimo che ci spetterebbe di diritto . Ad esempio non è giusto che l’acqua debba avere un prezzo diverso tra l’Elba e Firenze . Non è neppure giusto che le opere per rendere autonoma l’ Elba dal punto di vista idrico gravino molto sugli Elbani .
Ma torniamo al problema e alle soluzioni .
Qui non si tratta solo di dare all’Elba le risorse idriche aggiuntive che servono nei due mesi estivi , che sono gli stessi in cui servono anche sulla costa. Adesso serve un progetto più importante e complesso : rendere l’ Elba autonoma tutto l’anno , anche nei mesi di punta, cercando di avere una buona qualità e il giusto prezzo.
Nel frattempo l’ ASA e le autorità preposte hanno portato avanti una strategia incentrata su un importante progetto in stato avanzato: la realizzazione di un dissalatore nel Comune di Capoliveri. Inoltre tempo fa era stato illustrato alle autorità dell’ isola un progetto per un serbatoio sotterraneo da realizzarsi nella parte occidentale. Ancora, vanno censite e rivalutate tutte le nostre sorgenti , eliminati gli sprechi e migliorata l’efficienza della rete.
Chiaramente ogni progetto, oltre ai vantaggi, presenta delle controindicazioni ma non possiamo stare fermi , la priorità è il bene comune .
Il vero problema è che all’Elba non manca solo l’ acqua , manca soprattutto una cabina di regia unita e autorevole in grado analizzare soluzioni , prendere decisioni e negoziare i nostri interessi con le autorità esterne.
Rendere l’ Elba autonoma è una necessità non solo dal punto di vista idrico. L’ Elba sta iniziando a compiere i primi passi verso una maggior unità e dunque verso una maggior forza politica , nel frattempo però è necessario affrontare i problemi in modo collaborativo , senza far pagare ai cittadini un prezzo troppo alto.
La Fondazione sta valutando l’opportunità di organizzare un convegno/dibattito sulla situazione idrica dell’ Elba in collaborazione con le amministrazioni comunali e le varie autorità coinvolte. In questo modo, anche grazie agli interventi di relatori ed esperti, si potrà delineare il miglior percorso per l’ autonomia idrica dell’ isola, con l’obiettivo che le conclusioni del convegno diventino la base per la stesura di un documento programmatico chiarendo le necessità, i costi, i tempi e i rispettivi impegni .